
Eliminando la sede centrale di Milano si sarebbero mandate allo sbando tutte le sezioni e sottosezioni nazionali, perché è qui che come ente pubblico il CAI amministra la burocrazia, dove vengono anche gestite tutte le polizze ssicurative.
Risultato: niente più sentieri, niente più rifugi, niente salvataggi e niente più turisti. Per fortuna, grazie anche il leggero disappunto manifestato dai membri, Brunetta ha cambiato idea e si è accorto della cretinata che stava per commettere. Il CAI sarà salvato con un decreto. E meno male! Il Club Alpino Italiano ha la bellezza di 145 anni di storia (è stato fondato nel 1863 da Quintino Sella) e si occupa della manutenzione dei sentieri e dei rifugi e, soprattutto, del soccorso montano e speleologico.

Vorrei, infine, far notare che, oltre al CAI, potrebbero scomparire molti altri enti importanti come parchi naturali ecc.. solo perché non hanno ALMENO 50 DIPENDENTI!!!!!!!
3 commenti:
Attentialweb ha detto...
Oh questa del CAI non la sapevo proprio; questo governo una ne fa e 100 ne combina!!
Questo blog è agli inizi, ma per me hai iniziato con il piede giusto! :))
Se vuoi fare uno scambio link, non farti problemi eh.
Ciao.
Roby
Si purtroppo è proprio vero.... grazie per il complimento :) e per lo scambio link ...siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!
ciao
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