martedì 26 agosto 2008

DAGLI AL NERO!



“Vattene,qui comandiamo noi!” queste sono le grida che risuonano nelle spiagge di San Giorgio e Pedaso,sull’Adriatico.
Voci di italiani contro i venditori ambulanti di colore, spesso costretti a fuggire, altri fermati da bagnanti e consegnati dalle forze dell’ordine.
Atti di razzismo che rimangono impuniti ,anzi quasi sostenuti. E’ silenzio mediatico su questi episodi di intolleranza,solo l’Unità del 10 ed 11 agosto,trattava questa notizia.
Quando abbiamo letto questo articolo siamo rimasti sconvolti, sapevamo di essere un paese di razzisti,con un governo di razzisti,ma la situazione sta diventando insostenibile. La paura ed il rifiuto stanno dilagando, sostenuti da una politica che tradisce e delude a cominciare dai discorsi di
Alleanza Nazionale sulla tolleranza zero, fino alla proposta di legge sulle impronte ai Rom.
Siamo giunti addirittura ad allertare il Consiglio dell’Unione Europea,che ci avverte di abbassare i toni e di cambiare politica verso gli immigrati,invitandoci ad una maggiore tolleranza.
Anche Dacia Maraini rimasta scioccata dall’articolo non commenta con parole rassicuranti, invitandoci a soffermare sulla spaccatura che si sta formando all’interno del paese. Commenta anche il gesto scurrile ed irrispettoso che il nostro ministro Bossi ha rivolto all’inno di Mameli
(durante l’inno nazionale il ministro ha alzato il dito medio) nell’incontro della Liga Veneta e ripetuto alla festa della Lega Pontida, queste le parole della Maraini: “Non smetto di pensare a Bossi ed al suo gesto. Un ministro che rappresenta tutti gli italiani e non solo la parte che lo ha votato, deve avere in qualche modo il senso di equità. Ma cosa vuole? Un paese che vive in pace, che funzioni, o la guerra civile? Perché a questo stiamo giungendo. A chi ha vissuto a lungo come me, sembra di tornare indietro: sono impressioni di Guerra Fredda,di quando l’Italia era divisa in due.”
Discorso che ci riporta a molti anni fa,agli scontri tra fascisti e comunisti del ’68. E probabilmente è a questo che arriveremo,ad un’ennesima guerra civile e badate bene,i segni della crisi della nostra Repubblica Democratica si vedono lontano un miglio: con il nostro Presidente del Consiglio che si cerca di garantire l’immunità da qualsiasi reato, atti di intolleranza di tutti i tipi, anche verso altri italiani che si oppongono a tutto ciò, come gli anarchici pacifisti pestati della polizia a Modena ed il gesto più eclatante già citato in precedenza,quello del ministro Bossi, che nei suoi interventi pubblici tradisce e disonora non solo la democrazia italiana,ma anche le migliaia di persone morte durante anni di guerre civili e d’indipendenza.
Queste le parole di Umberto Bossi: “ Abbiamo fatto un errore madornale a seguire Garibaldi ed Savoia ,ora dobbiamo rimediare. Io non mollo. Non me ne andrò dalla politica fino a quando il nord non sarà libero.”
Volete sapere la cosa più scandalosa? E’ che Bossi rimanga impunito; Probabilmente la procura non vuole processare per pietà un uomo a cui ormai tutto il poco cervello che aveva,gli è stato bruciato dai numerosi ictus avuti, purtroppo dimenticandosi che sono molti gli italiani che seguono quest’uomo ingannati dalle sue parole.
Siamo d’accorda a dare voce ad ogni opinione, ma sputare ed infangare così, quasi tre secoli di sacrifici comuni è veramente troppo! Non è una cosa tollerabile!
Purtroppo il quadro politico italiano in questi mesi è venuto allo scoperto in tutta la sua drammaticità e più passerà il tempo,più le cose peggioreranno.
Il mio è un invito a tutti quelli che ancora credono almeno un minimo nei valori e nel passato della nostra democrazia, dobbiamo salvarla dalla fossa, non dobbiamo permettere che questi traditori riescano nei loro intenti.

Didz

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