martedì 6 ottobre 2009
32 Efialte
L'ultima di queste pagine è stata scritta da trentadue deputati dell'opposizione responsabili di tradimento nei confronti dei loro elettori e, più in generale, nei confronti della Nazione. Alla Camera, con il voto di fiducia sullo Scudo Fiscale potevano evitare il rientro di 300 miliardi di capitali mafiosi o sottratti al fisco e far cadere il peggior governo della storia d'Italia. Bastavano 20 voti. Non lo hanno fatto perchè non erano in aula. Ecco l'elenco degli "efialte", termine greco per indicare un traditore. Efialte fu colui il quale, in cambio di denaro, rivelò ai persiani un sentiero nascosto per aggirare Leonida ed i trecento spartani che alle termopili resistevano eroicamente da giorni alle miriadi nemiche sacrificando la vita per difendere la patria...
Noi, con i dovuti distinguo, ne abbbiamo 32 di Efialte, muoia l'avarizia!
PD 24:
-Argentin,
-Binetti,
-Bucchino,
-Capodicasa,
-Carra,
-Codurelli,
-D'Antoni,
-Esposito,
-Farina,
-Fioroni,
-Gaione,
-Ginefra,
-Giovanelli,
-Grassi,
-La Forgia,
-Lanzillotta,
-Madia,
-Mastromauro,
-Melandri,
-Misiani,
-Pistelli,
-Pompili,
-Porta,
-Portas.
UDC 7:
-Bosi,
-Ciccanti,
-Drago,
-Libè,
-Pisacane,
-Ruggeri,
-Volontè.
IDV 1:
-Misiti.
Fonte: Il Fatto Quotidiano
Beba
giovedì 4 giugno 2009
Prato e Berlusconi
venerdì 29 maggio 2009
Il Consenso di Berlusconi
sabato 21 febbraio 2009
lunedì 5 gennaio 2009
STIAMO CERCANDO 20 MILIONI DI ITALIANI CHE NoN VOTERANNO BERLUSCONI
Viva la Democrazia e la libertà d'opinione!!!!! Ufficialmente l'Italia è un paese democratico in cui ognuno può esprimere liberamente la propria opinione, ma purtroppo con il Cavaliere a quanto pare ciò è diventato impossibile, lo dimostra l'allontanamento della tv in passato di Biagi, Luttazzi e Santoro...QUESTO GRUPPO HA LO SCOPO DI CAPIRE QUANTE PERSONE NON VOTERANNO L'ATTUALE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO ALLE PROSSIME ELEZIONI, ESPRIMENDO IL DISAPPUNTO PER L'ATTUALE GOVERNO (NON DIMENTICHIAMO COSA E' SUCCESSO CON LA GELMINI) E PER TUTTO IL FALSO PERBENISMO CHE "IL CAVALIERE" NON FA CHE OSTENTARE DA ORAMAI QUASI 15 ANNI.Qui su facebook ci sono gruppi "politici" che esprimono le proprie opinioni, ma non per questo credo che chi abbia idee politiche diverse possa permettersi di offendere gli altri e quindi da oggi tutte i messaggi offensivi nei nostri confronti, oltre ad essere segnalati agli amministratori di facebook, verranno pubblicati all'interno di questo gruppo, per dimostrare la vera essenza dell'ignoranza. Grazie per l'attenzione. Diego Di Franco
ECCO TANTI BUONI MOTIVI PER NON VOTARE BERLUSCONI
Per tutti coloro che pensano che Berlusconi si uno "stinco di santo": APRITE GLI OCCHI!". Oggi giorno si legge sempre meno, e si preferisce acquisire informazioni da altri strumenti mediatici, quello più influente è la tv. E' normale non conoscere ciò che non si ignora. La mediaset è un canale informativo che più che informarci su ciò che ci circonda, su avvenimenti che pesano sulla vita di tutti i giorni, ci RINCOGLIONISCE! Prendete prima di tutto i telegiornali, quello di italia1 ti fa proprio cadere i coglioni!! Si preferisce parlare dell'ultimo flirt di qualche velina, letterina, bottanina piuttosto che parlare di quanto sia importante acquisire nozioni in più sulla salvaguardia ambientale, sul riciclaggio, sulle guerre che devastano il mondo, sull'ipocrisia di chi sta al governo!Di seguito trovate alcuni buoni motivi per capire di che pasta sia fatto questa mezza specie di presidente!1 Conflitto d’interessiUn conflitto di interessi emerge in presenza di proprietari di imprese che vengono ad assumere cariche pubbliche. La contemporanea proprietà di società di assicurazione, di colossi dell'editoria, di imprese turistiche, e così via, acuisce questo problema nella figura di Silvio Berlusconi.Secondo il settimanale britannico The Economist, Berlusconi, nella sua doppia veste di proprietario di Mediaset e Presidente del Consiglio, deteneva il controllo di circa il 90% del panorama televisivo italiano. Questa percentuale include sia le stazioni da lui direttamente controllate, sia quelle su cui il suo controllo può essere esercitato in maniera indiretta attraverso la nomina (o l'influenza sulla nomina) degli organismi dirigenti della televisione pubblica. Questa tesi viene respinta da Berlusconi che nega di controllare la RAI. Egli sottolinea il fatto che durante il suo governo siano stati nominati presidente della RAI persone facenti riferimento al centrosinistra, in primo luogo Lucia Annunziata. Attualmente il presidente della RAI è Claudio Petruccioli, di centro-sinistra, mentre il ruolo di direttore generale è ricoperto da Claudio Cappon. Di fatto durante il governo Berlusconi il CdA della RAI era a maggioranza di nomina della Casa delle Libertà.Il vasto controllo sui media esercitato da Berlusconi è stato collegato da molti osservatori italiani e stranieri alla possibilità che i media italiani siano soggetti ad una reale limitazione delle libertà di espressione. L'Indagine mondiale sulla libertà di stampa (Freedom of the Press 2004 Global Survey), uno studio annuale pubblicato dall'organizzazione americana Freedom House, ha retrocesso l'Italia dal grado di "Libera" (Free) a quello di "Parzialmente Libera" (Partly Free) sulla base di due principali ragioni, la concentrazione di potere mediatico nelle mani del Presidente del consiglio Berlusconi e della sua famiglia, e il crescente abuso di potere da parte del governo nel controllo della televisione pubblica RAI. L'indagine dell'anno successivo ha confermato questa situazione con l'aggravante di ulteriori perdite di posizione in classifica.Reporter senza frontiere dichiara inoltre che nel 2004, «Il conflitto d'interessi che coinvolge il primo ministro Silvio Berlusconi e il suo vasto impero mediatico non è ancora risolto e continua a minacciare la libertà d'espressione». Nell'aprile 2004, la Federazione Internazionale dei Giornalisti si unisce alle critiche, obbiettandosi al passaggio di una legge firmata da Carlo Azeglio Ciampi nel 2003, che i detrattori di Berlusconi ritengono sia destinata a proteggere il suo controllo dichiarato del 90% dei media nazionali.Lo stesso Berlusconi, per rispondere alle critiche su un suo conflitto di interessi, pochi giorni prima delle elezioni politiche del 2001, in un'intervista al Sunday Times annunciò di aver contattato tre esperti stranieri («un americano, un britannico e un tedesco»"), di cui però non fece i nomi, che lo consigliassero nel trovare una soluzione alla questione. Pochi giorni dopo ribadì al TG5 la sua decisione, specificando che:« In cento giorni farò quel che la sinistra non ha fatto in sei anni e mezzo: approverò un disegno di legge che regolamenterà i rapporti tra il Presidente del Consiglio e il gruppo che ha fondato da imprenditore » a cui fecero eco le parole del presidente di AN Gianfranco Fini e di altri politici della CdL, i quali nei giorni seguenti confermarono più volte che, in caso di vittoria alle elezioni, l'intenzione del governo era quella di presentare entro i primi 100 giorni un disegno di legge per risolvere la questione tramite un blind trust. Non vennero mai resi noti i nomi dei tre esperti stranieri che si sarebbero dovuti occupare della questione, ma venne presentato un disegno di legge, poi approvato, che regolamentava il conflitto d'interesse.Il centrosinistra, al governo dal 1996 al 2001, non intervenne invece sul tema del conflitto d'interessi. Nel 2003 Luciano Violante, allora capogruppo DS alla Camera, dichiarò in Parlamento che il centrosinistra aveva dato nel 1994 la garanzia a Berlusconi e Letta che le "televisioni non sarebbero state toccate" con il cambio di governo. Inoltre sottolineò che nel 1994 ha votato a favore per l'eleggibilità di Berlusconi a deputato quando essa fu contestata (la Costituzione nega l'eleggibilità per i concessionari dello Stato) e rimarcò il fatto che durante il governo di centrosinistra il fatturato di Mediaset era cresciuto di 25 volte.A tutt'oggi il conflitto di interessi non é stato ancora risolto da nessun governo.2 Accuse di promulgazione di leggi "ad personam"Con la locuzione legge ad personam si intende un provvedimento promulgato ad hoc a scopi prettamente personali.Durante i governi Berlusconi succedutisi tra il 1994 e il 2006 il Parlamento ha varato una serie di provvedimenti legislativi aspramente contestati dall'opposizione e da alcuni settori della stampa i quali ritenevano che questi provvedimenti fossero stati promulgati appositamente per favorire la posizione di Berlusconi. Dette leggi, secondo la loro opinione, sarebbero collegate sia al conflitto di interessi del politico-imprenditore, sia del politico imputato nei processi in corso. Altre ancora riferibili a familiari o colleghi di partito. Tra queste vi sarebbero:modifiche strutturali e di pena alla disciplina del falso in bilancio (legge n. 61/2002) la legge sulle rogatorie (legge n. 367/2001) l'introduzione del divieto di sottoposizione a processo delle cinque più alte cariche dello Stato tra le quali il presidente del Consiglio in carica ("Lodo Schifani", 140/2003), dichiarata incostituzionale dalla Corte costituzionale e riproposta nella attuale legislatura come Ddl con alcune modifiche rese necessarie dai rilievi della Corte. la "legge Cirami" sul legittimo sospetto (Legge n. 248/2002) la riduzione della prescrizione (che cancellava gran parte dei fatti oggetto di contestazione nel processo sui diritti TV verso Berlusconi e favoriva la scarcerazione dell'amico e collega di partito Cesare Previti) ("Legge ex-Cirielli", 251/2005) l'estensione del condono edilizio alle zone protette (legge delega 308/2004) (comprensiva la villa "La Certosa" di proprietà di Berlusconi) la "Legge Pecorella" che sanciva l'inappellabilità da parte del pubblico ministero per le sole sentenze di proscioglimento (DL n. 3600), bocciata quasi integralmente nel 2007 dalla Corte Costituzionalela legge Gasparri sul riordino del sistema radiotelevisivo e delle comunicazioni (Legge 112/2004) il Lodo Alfano, riproposizione del Lodo Schifani, emanato poco prima della conclusione del processo per corruzione dell'avvocato David Mills in cui il Presidente Berlusconi era coimputato. la proposta di aumentare l'IVA sulla pay tv Sky Italia dal 10% al 20% ha suscitato nell'opposizione (principalmente per voce di Antonio di Pietro)diverse polemiche poiché viene visto in questo provvedimento un desiderio di aiutare Mediaset penalizzando la principale concorrenza privata. Anche se non rientra nel novero delle leggi, possiamo citare a tal proposito il ricorso del governo contro la legge della regione Sardegna al divieto di costruire a meno di due chilometri dalle coste (ricorso n. 15/2005 alla legge regionale 8/2004) (che bloccava, tra l'altro, l'edificazione di "Costa Turchese", insediamento di 250.000 metri cubi della Edilizia Alta Italia di Marina Berlusconi)3 Controversie sulle modificazioni indotte nella società civileSecondo alcuni intellettuali e opinionisti, la comparsa sulla scena politica di Berlusconi avrebbe causato profonde mutazioni di costume nel tessuto civile del Paese e tra le sue diverse componenti sociali. Essi sostengono che sarebbe improprio, in un sistema democratico, esercitare al contempo azione di governo e di controllo su fonti di informazione a causa dell'influenza che i mass media (tv, radio, stampa, Internet) possono esecitare sulla società. L’opposizione ha chiesto invano a Berlusconi di rinunciare alla proprietà dei mass media giudicando anomala una simile concentrazione in mano al capo di una coalizione politica.La tesi degli autori di tale denuncia è che in Italia ci sarebbe uno sbilanciamento mediatico, possibile veicolo di orientamento dell’opinione pubblica attraverso metodi di propaganda più o meno nascosta e che guidare una coalizione politica e, al contempo, un gruppo mediatico editoriale, è contrario ai principi di equità stabiliti dalla Costituzione italiana che, all'articolo 10 t.u. 30 marzo 1957 n.361, prevede la "ineleggibilità di coloro che in proprio o in qualità di rappresentanti legali di società o imprese private risultano vincolati allo Stato per contratti di opere o di somministrazioni oppure per concessioni o autorizzazioni amministrative di notevole entità economica".Il regista e drammaturgo Dario Fo, lo scrittore Umberto Eco, il regista Nanni Moretti e il comico Beppe Grillo hanno rilasciato pubbliche dichiarazioni circa le conseguenze che i valori veicolati dai media di Berlusconi potrebbero avere, secondo la loro opinione, alla lunga sulla stessa società civile, indirizzandone gusti e tendenze allo scopo di favorire la sua parte politica.Secondo il settimanale cattolico Famiglia Cristiana ci sarebbe un deterioramento del costume politico e l’imbarbarimento dei valori inerenti la sfera sociale a seguito della continua riproposizione di un modello di tipo "americano", vale a dire fondato sull’avere piuttosto che sull’essere, dunque lontano dai modelli proposti dalla dottrina cattolica. La sala stampa vaticana in merito a questa opinione di Famiglia Cristiana ha precisato che: "Famiglia Cristiana è una testata importante della realtà cattolica ma non ha titolo per esprimere la linea della Santa Sede né della Conferenza episcopale italiana".4 Procedimenti giudiziari a carico di BerlusconiLodo Mondadori, corruzione giudiziaria (attenuanti generiche, sentenza definitiva) Caso All Iberian 1, 23 miliardi di lire in tangenti a Craxi (sentenza definitiva) Caso Lentini, falso in bilancio (sentenza definitiva) Reati estinti per intervenuta amnistia Falsa testimonianza P2 (amnistia applicata in fase istruttoria) Terreni Macherio, imputazione per uno dei due falsi in bilancio Sentenze di assoluzione Assoluzioni per variazioni della legge (il fatto non costituisce più reato) Caso All Iberian 2, falso in bilancio (sentenza definitiva) Sme-Ariosto 2, falso in bilancio (stralciato in base alla nuova legge sul falso in bilancio) Iimputazione su vendita Iri, corruzione giudiziaria (sentenza di I grado) 4 Tangenti alla guardia di finanza (assolto per non aver commesso il fatto, sentenza definitiva) Medusa cinematografica, falso in bilancio (assolto in quanto per la sua ricchezza potrebbe non essersene accorto, sentenza definitiva) Corruzione in atti giudiziari per due versamenti a Renato Squillante (assoluzione per non aver commesso il fatto e perché il fatto non sussiste, sentenza definitiva) Terreni Macherio, imputazione per appropriazione indebita, frode fiscale, e uno dei due falsi in bilancio (sentenza definitiva) Diritti televisivi, falso in bilancio, frode fiscale, appropriazione indebita (il fatto non sussiste, sentenza definitiva) Procedimenti archiviati Bilanci Fininvest, falso in bilancio e appropriazione indebita (archiviato a causa della nuova legge sul falso in bilancio varata dal governo Berlusconi) Consolidato Fininvest, falso in bilancio (archiviato in base alla nuova legge sul falso in bilancio varata dal governo Berlusconi) spartizione pubblicitaria Rai-Fininvest traffico di droga tangenti fiscali Pay-tv Stragi 92-93, concorso in strage Concorso esterno in associazione mafiosa assieme a Marcello Dell'Utri, riciclaggio di denaro sporco Procedimenti in corso Tangenti a David Mills, corruzione giudiziaria (rinviato a giudizio) Corruzione nei confronti senatori per far cadere il governo Prodi (atti trasferiti da Napoli a Roma per incompetenza territoriale) Per chi è arrivato fin qui a leggere... Se vuoi saperne di più, ti indico dove ho preso queste informazioni. .... Spero che un giorno l'Italia possa essere una vera democrazia. Noemi Lucia
Per info e maggiori dettagli:
http://www.facebook.com/group.php?gid=36766542980#/topic.php?uid=36766542980&topic=6414
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http://www.facebook.com/
Grazie alla prossima! =D
martedì 16 dicembre 2008
Siamo tornati !! Riflessioni
Non ci siamo però dimenticati dei problemi che continuano a cumularsi nel nostro paese e a peggiorare.
Quindi per ricominciare volevamo mettere un pezzo di un libro di un nostro amico di vecchia data : Alessandro Pellegrini. Nei sui scritti non lontani dalla relatà dei fatti, secondo un nostro modesto parere, possiamo trovare riflessioni che ogni tanto frullano anche nelle nostre teste, magari non con le stesse parole.
Vi lasciamo alla lettura, a voi l'ardua sentenza e mi raccomando commentate.
La mia ironia: Confessioni di una vita sprecata
Diretto e scritto da Pellegrini Alessandro.
Ed eccomi qui come al solito, silente, sperduto senza riferimenti da cogliere senza guide da ammirare. Un Dante ripreso dal passato, rispolverato, e fotocopiato ai tempi nostri senza inchiostro di prima qualità, una brutta copia se si può dire.
Non chiedo comprensione, né ammirazioni, poiché sono cose a cui il mio cuore non aspira sebbene ferito e messo in disparte. Questo come gia notate dal titolo non sarà una cavalcata sulle ali della fantasia, né il respiro profondo prima del balzo che attende chi è nervoso. No sarà semplicemente un testo su cui sbattere le mie riflessioni che oramai non contano in questo mondo. Sbattere perché oramai sono stuprate da pensieri molto più mondani e moderni. Passate di moda diciamo...o semplicemente abbandonate, a tal proposito vorrei citare Bodelair:”le streghe hanno smesso di esistere quando noi abbiamo smesso di bruciarle”. La poesia ha smesso di persistere e perdurare nell’animo degli uomini quando il progresso ci ha fatto evolvere; in un certo senso,io, sono una scimmia.
Faccio notare che in questa premessa ci sono gia troppe ipocrisie e ironie; non sono nemmeno capace di finezze letterarie, poiché come il vecchio ha scordato il sapore della giovinezza,l’uomo si è scordato la cultura…nonostante ciò tento di risollevarmi, di emergere dal marciume dell’ignoranza; ignoranza il buio in cui appassiscono i sogni, soffocati e distrutti dall’occlusione della mente.
Bene, questo divagare mi ha fatto affiorare il ricordo di ciò per cui sono qui: il mio racconto. Per cominciare partirei nel più originale dei modi:facendovi una descrizione breve. No scherzo, l’unica cosa che c’è da dire è che sono un semplice ragazzo, con un corpo, due braccia, due gambe e una mente. Un computer che elabora informazioni con logica impeccabile:non è preciso, secondo me la logica è l’ultimo rifugio dei disperati, e l’unica risposta è l’irrazionalità. Irrazionalità di cui non possiamo trovare più traccia come già dibattuto. Mi scuso anche per il rozzo linguaggio con cui vi parlo: chi legge queste pagine è sicuramente più accorto e intelligente di me. Soprattutto se chiude il libro e lo lascia in disparte.
Dal mio rozzo erudire concetti si può abbozzare un’idea decadentista di me: ebbene non siete lungi dalla mano che ha scagliato il sasso. Sì sono un decadentista nello stile e nella pratica. Ironia e ipocrisia i miei concetti. Scriverò un finale come chi si è lasciato dietro qualcosa, stretto tra i denti; amarezza e cordoglio saranno i miei strumenti. Anche ora in questa calda sera di estate a notte tarda mi trovo davanti a una macchina, un ricettacolo di ignoranza. Buffo. Sono le idee che animano le mie povere mani in questo momento e saranno sempre le idee che un giorno cambieranno la società. Ma le idee sono tali per questo: sono solo idee; non verità. Sono già passate due ore da quando ho acceso il mio inibimento e bevuto la mia insanità per gettarmi in questa confessione che mi mette a nudo. Decisamente è tardi…sta albeggiando. Beh…penso che per stasera sia abbastanza. Grazie di tutto. Vado ad ascoltare i pensieri di un mondo che si sveglia all’indomani di un giorno stanco. Arrivederci.
giovedì 20 novembre 2008
In sintesi: AIUTOOO!
Ci dispiace per la lunga assenza, ma con il rientro a tempo pieno a scuola e problemi vari non siamo riusciti ad aggiornare il blog.
Rimediamo subito e vediamo se riesco a riassumere gli eventi più importanti avvenuti in questi ultimi tempi e quelli che tutt'ora preoccuppano.
Il decreto Gelmini è passato senza tenere minimamente conto delle nostre proteste, come era prevedibile. Dopotutto, secondo i nostri rappresentanti al governo, siamo solo una piccola minoranza che manifesta istigata dalla falsa informazione diffusa dalla sinistra. Come ha detto il ministro Gelmini siamo ignoranti riguardo alla riforma: non l'abbiamo letta. Forse non sappiamo leggere... Chi ha parlato della riforma si è sempre soffermato (e insiste tutt'ora) sul ritorno del grembiulino alle elementari, sul voto in condotta, sul ritorno del giudizio "in numeri"... tutte cose sulle quali si può essere tranquillamente d'accordo, ma che rimangono stronzate (scusate il termine, ma rende l'idea). Perchè non parlare del taglio di 2/3 degli insegnati dovuti al maestro unico, della diminuzione del tempo pieno (come fa ad aumentare se i docenti diminuiscono non l'ho ancora capito), della diminuzione spaventosa dei fondi destinati a università e ricerca, dello smantellamento dei laboratori negli istituti tecnici (causa diminuzione di 4 ore settimanali)?
Altra notizia: l'ormai famosissima - stupida - "battuta" del nostro Presidente del Consiglio su Barak Obama. "Obama è giovane, bello e abbronazato". E poi dicono che il razzismo non c'è in italia...
Come se non bastasse dobbiamo fare anche i conti con la crisi mondiale che sembra non aver ancora toccato il fondo, anzi, caso mai ci porta sempre più giù.
A questo punto, come nel celebre film con Benigni e Troisi, "non ci resta che piangere..."!!
speriamo che almeno questao ultimo punto possa risolversi alla svelta, se no poveri noi!
giovedì 16 ottobre 2008
Benvenuta Eva!!
- in primo luogo la privatizzazione delle università, temibile conseguenza dei tagli effettuti agli Atenei;
- in secondo luogo le drastiche riduzioni del personale scolastico, che porterebbero ad avere una stima approssimata di 50 mila disoccupati.
mercoledì 24 settembre 2008
Povera scuola! E poveri noi...
Ecco una nuova legge del governo molto utile a tutti noi. La riforma della scuola da parte della Gelmini prevede di reinserire nelle scuole elementari il maestro unico. Tale "innovazio" se così si vuole chiamare dato che in realtà ci fa fare un tuffo nel passato per cosa dovrebbe esserci di aiuto a noi ed ai professori?
Si conta che ci saranno migliaia di licenziamentie, inoltre, e non da meno non ci sarebbe più il tempo lungo. Questo metterebbe in seri problemi tutte le famiglie dove entrambi genitori lavorano, chi riprenderà i loro bambini? Come faranno con il lavoro?
Insomma a cosa serve?
Per continuare voreri fare notare un altra bellissiama legge che invece riguarda tutti giovani e meno giovani da vicino.
La legge sui precari per quello che ho capito, dice che puoi essere assunto come precario dalla stessa azienda per tre anni, dopo di che, non diventi un lavoratore fisso, no semplicemente vieni buttato fuori. Per di più non puoi più essere assunto da quella data azienda.
Non sono riuscito ad informarmi molto, questo è quello che so. Spero solo che la legge non sia gia passata. Mah, continuiamo ad andare avanti.....
giovedì 18 settembre 2008
Curiosità: Tutti in pistaaa!!!
Falco pellegrino 350 Km/h in picchiata
Ghepardo 110 Km/h
Pesce vela 109 Km/h
Antilocapra 90 Km/h
Struzzo 72 Km/h
Cavallo 70 Km/h
Orca 55.5 Km/h
Gatto 48 Km/h
Elefante 40 Km/h
Uomo 37.30 Km/h
Ape 29 Km/h
Lumaca 0.05 Km/h
100m in 9.69 WR200m in 19.30 WR
400m in 45.28
4x100 in 37.10 WR
... resta comunque un vero campione!
mercoledì 17 settembre 2008
Dubbi
domenica 14 settembre 2008
Siamo felici di essere stati premiati da Paola con Punto d'Arte della Vita rigraziamo lei e il suo blog :
http://psicke.blogspot.com/
Queste sono le regole:
1-Indicare da chi si è ricevuto il premio;
2-Dire perché si è deciso di creare il proprio blog;
3-Dire qual è la propria arte preferita;
4-Onorare 13 blogs amici.
sabato 13 settembre 2008
Il mistero dell'Aulin
Ma andiamo con ordine: l’Aulin e’ un farmaco antinfiammatorio/antireumatico non steroideo (cioe’ un FANS, la stessa categoria a cui appartengono l’Aspirina o la Tachipirina).Il principio attivo e’ la nimesulide, una molecola ad azione antinfiammatoria, antidolorifica e antipiretica (cioe’ abbassa la febbre). Essendo il farmaco in commercio sin dal 1985, la protezione brevettuale è scaduta da tempo ed è pertanto disponibile sia come farmaco di marca (Aulin) sia come farmaco generico o equivalente. L'Italia assorbe da sola il 60% del consumo del farmaco. Nel 2002 Spagna e Finlandia hanno ritirato dal mercato i farmaci contenenti nimesulide per sospetta tossicità epatica. In paesi come Stati Uniti e Giappone nimesulide non è mai stata sottoposta per l'ottenimento della registrazione. Gli studi dell'EMEA del 2003, però, hanno ritenuto accettabile il rapporto rischi/benefici del principio attivo, anche alla luce del suo profilo di tollerabilità gastrica particolarmente favorevole. Dal 15 maggio 2007 anche l'Agenzia del farmaco irlandese ne ha sospeso la vendita, a seguito della segnalazione di 6 casi di insufficienza epatica grave in soggetti che ne avevano fatto un uso prolungato. In tali soggetti è stato necessario un trapianto di fegato. Il 3 dicembre 2007 RTÉ la TV pubblica irlandese ha mandato in onda un programma d’ inchiesta per discutere il legame tra l’assunzione di Nimesulide e gli oltre 300 casi di danno epatico ed I casi di morte registrati dai sistemi di farmacovigilanza Europei. Malgrado parecchi tentativi di ritiro dal mercato; rimane ancora in commercio prinipalmente per motivazioni economico-politiche. Nel Maggio 2008 la SIF (Società Italiana di Farmacologia) riporta una nota che cita testualmente "Se essa (nimesulide) resta in commercio oltre che in Italia in ben altri 16 Paesi europei, fra cui Francia, Portogallo, Svizzera, Ungheria, è perché l'Agenzia regolatoria europea ha ritenuto che, nonostante quanto autonomamente stabilito da alcuni Paesi, il suo profilo di beneficio/rischio rimanga ancora favorevole". La SIF, inoltre, ricorda che la decisione presa dall'EMEA "è stata una decisione votata a maggioranza dai Paesi che fanno parte della Comunità Europea e che tutti condividono la partecipazione alle decisioni dell'Emea". Il Nimesulide è un principio attivo presente nei seguenti farmaci: presente nei farmaci: Aulin, Algimesil, Antalgo, Areuma, Dimesul, Domes, Efridol, Eudolene, Fansulide, Flolid, Isodol, Ledolid, Ledoren, Nerelid, Nide, Nimenol, Nims, Noxalide, Resulin, Solving, Sulidamor, Fansidol, Sulide, Idealid, Delfos, Domes, Noalgos, Algolider, Aulin, Fansidol, Mesulid, Nimesil, Remov, Migraless, Edemax, Mesulid Fast, Nimedex e in molti farmaci generici. E il mio modesto parere e’ che sia giusto non scatenare troppo allarmismo, anche perche’ nel foglietto illustrativo allegato alla confezione sono gia’citati con cura tutti gi effetti collaterali, ed e’ ormai provato che ogni farmaco può generare effetti pericolosi: ogni volta si accetta un compromesso tra benefici e possibili rischi. Non esiste un medicinale sicuro al cento per cento, però non c’è dubbio che i farmaci sono prodotti molto controllati. Se poi si assumono farmaci senza leggere il foglietto illustrativo o, come nel caso dell’Aulin, all’insorgere di ogni piccolo dolore che non giustifica la somministrazione, non si possono pretendere certo effetti benefici per la salute. La mentalità da combattere è quella di prendere una pillola/bustina al minimo sintomo.
venerdì 5 settembre 2008
La nostra comunità
Volevo parlarvi della nostra società, di come sia sempre più chiusa e stia andando verso il baratro. Non vi capita mai di camminare per il vostro quartiere e accorgervi che non conoscete praticamente nessuno? Beh, forse non proprio nessuno ma ormai anche fra vicini di casa è diventato difficile parlare o semplicemente porgere un saluto.
La nostra società ci si sta richiudendo addosso. Ormai tutto è fatto per il singolo, anche le famiglie vengono messe in secondo posto o terzo, l’egoismo è l'unica cosa che è riuscita a crescere in questa società. Non c’è uno spirito di comunità, siamo tutti separati l’uno da l’altro come da un velo che si infittisce sempre di più. È ora di uscire per strada a mento alto, non scansando lo sguardo degli altri, ma guardandoli negli occhi e provare a essere gentili. A volte basta un sorriso. “Gli uomini hanno paura di guardarsi negli occhi, perché negli occhi è nascosta la propria anima” diceva Jim Morrison. E allora cosa aspettiamo? SCOPRIAMOCI, smettiamola di costruire maschere di cera per ripararci dagli altri e costruire un personaggio perdendo noi stessi...
L’importante è l’apparire diceva Machiavelli, e purtroppo aveva ragione. Non importa se quello che uno fa è sbagliato, basta che l’apparenza sia giusta. Televisioni e giornali sono colpevoli per questa visione della realtà, come tutti i mezzi di comunicazione ormai sottomessi alla volontà di politici e uomini di potere.
Quindi dico basta!! Togliamo queste stramaledette fette di salame che abbiamo sugli occhi.
Dobbiamo smetterla di credere a tutto e imparare a pensare di nuovo con la nostra di teste e non con quella degli altri. Dobbiamo smetterla di voltarci dall’altra parte a ogni angolo della strada o ogni volta che succede qualcosa, pensando che tanto non è capitata a noi. BASTA, APRIAMO GLI OCCHI! QUESTO VOLEVO GRIDARE, riusciremo mai a tornare una nazione? Rispondetemi voi perché io non so rispondermi. Cominciare a fare dei piccoli cambiamenti nel nostro piccolo, ecco cosa bisogna fare. Come disse Gandhi: “se vuoi cambiare il mondo devi prima cambiare te stesso” e questo è un presupposto fondamentale del nostro blog e del nostro modo di pensare . Dobbiamo essere noi, ognuno di noi, a dare il calcio di inizio a qualsiasi cambiamento.
Cacio 91
mercoledì 27 agosto 2008
CRITICHE
Probabilmente tutte queste persone hanno ragione ed io torto, ma a mio malgrado non sono uno che cambia idea dopo aver ricevuto qualche critica. Sono CONVINTO e SODDISFATTO di tutto quello che faccio e scrivo, anche perché quello che scrivo, non lo scrivo su fatti o verità infondate o campate per l’aria. Una cosa è certa, non mi fermerò di certo davanti alle prime difficoltà; ho un progetto, o dovrei meglio dire, abbiamo un progetto, tutti noi del blog, quello di cercare di cambiare la situazione italiana, di migliorarla, cercare di plasmare con le nostre mani il futuro di un paese vicino alla catastrofe.
Ed è bene mettere in chiaro subito una cosa, le mie proteste non si limiteranno a essere pubblicate su un blog, spero arriveranno ad azioni più concrete e che coinvolgano molte persone, responsabili e consapevoli che il destino e il futuro del paese non è una cosa su cui scherzare e che alla fine dei conti ci riguarda tutti, dall’industriale fino all’ultimo extracomunitario presente in Italia; NON PIU’ UN INDIVIDUO! Ecco quale sarebbe un buono slogan, smettere di pensare solo a noi stessi, chiusi nelle nostre case, tappandoci occhi ed orecchie davanti a chi cerca di farci capire qual è la verità. Noi non siamo più un popolo, siamo tanta gente ognuna con i suoi impegni e di che cosa c’è bisogno per farci venire fuori un po’ di spirito comunitario e patriottico, di un mondiale di calcio.
Sono convinto che lo sport serva anche a questo, ma considerarsi un unico grande popolo solo dopo una vittoria ai mondiali o un oro alle Olimpiadi, è un po’ triste, non credete anche voi?
Comunque come già detto le nostre azioni non finiranno qui, spero che presto sfoceranno a livello cittadino…. Siamo ragazzi di soli 17 anni ma abbiamo grandi sogni, o forse come dice Ligabue “abbiamo sogni troppo grandi e belli” e forse è così, forse siamo degli illusi, i nostri sono solo stupidi sogni utopistici, ma pensiamo che per un paese tanto bello e che per la sua magnifica gente, valga la pena tentare. E a chi mi dice che io non sono nessuno per fare certe affermazioni, bè posso rispondere solo questo, che probabilmente ha ragione , io non sono nessuno e non lo sarò mai, ma ho il diritto e l’impegno di esprimere la mia opinione e cercarla di sostenere con delle prove, confutazioni alla mia tesi, perché è questo uno dei primi diritti e doveri di un cittadino democratico: LA LIBERTA’ DI PAROLA E DI ESPRESSIONE. Naturalmente come ho già detto, con molte probabilità hanno ragione le persone che mi criticano, ma ora come ora non possiamo fare altro che vedere a chi il tempo darà ragione.
martedì 26 agosto 2008
DAGLI AL NERO!
“Vattene,qui comandiamo noi!” queste sono le grida che risuonano nelle spiagge di San Giorgio e Pedaso,sull’Adriatico.
Voci di italiani contro i venditori ambulanti di colore, spesso costretti a fuggire, altri fermati da bagnanti e consegnati dalle forze dell’ordine.
Atti di razzismo che rimangono impuniti ,anzi quasi sostenuti. E’ silenzio mediatico su questi episodi di intolleranza,solo l’Unità del 10 ed 11 agosto,trattava questa notizia.
Quando abbiamo letto questo articolo siamo rimasti sconvolti, sapevamo di essere un paese di razzisti,con un governo di razzisti,ma la situazione sta diventando insostenibile. La paura ed il rifiuto stanno dilagando, sostenuti da una politica che tradisce e delude a cominciare dai discorsi di
Alleanza Nazionale sulla tolleranza zero, fino alla proposta di legge sulle impronte ai Rom.
Siamo giunti addirittura ad allertare il Consiglio dell’Unione Europea,che ci avverte di abbassare i toni e di cambiare politica verso gli immigrati,invitandoci ad una maggiore tolleranza.
Anche Dacia Maraini rimasta scioccata dall’articolo non commenta con parole rassicuranti, invitandoci a soffermare sulla spaccatura che si sta formando all’interno del paese. Commenta anche il gesto scurrile ed irrispettoso che il nostro ministro Bossi ha rivolto all’inno di Mameli
(durante l’inno nazionale il ministro ha alzato il dito medio) nell’incontro della Liga Veneta e ripetuto alla festa della Lega Pontida, queste le parole della Maraini: “Non smetto di pensare a Bossi ed al suo gesto. Un ministro che rappresenta tutti gli italiani e non solo la parte che lo ha votato, deve avere in qualche modo il senso di equità. Ma cosa vuole? Un paese che vive in pace, che funzioni, o la guerra civile? Perché a questo stiamo giungendo. A chi ha vissuto a lungo come me, sembra di tornare indietro: sono impressioni di Guerra Fredda,di quando l’Italia era divisa in due.”
Discorso che ci riporta a molti anni fa,agli scontri tra fascisti e comunisti del ’68. E probabilmente è a questo che arriveremo,ad un’ennesima guerra civile e badate bene,i segni della crisi della nostra Repubblica Democratica si vedono lontano un miglio: con il nostro Presidente del Consiglio che si cerca di garantire l’immunità da qualsiasi reato, atti di intolleranza di tutti i tipi, anche verso altri italiani che si oppongono a tutto ciò, come gli anarchici pacifisti pestati della polizia a Modena ed il gesto più eclatante già citato in precedenza,quello del ministro Bossi, che nei suoi interventi pubblici tradisce e disonora non solo la democrazia italiana,ma anche le migliaia di persone morte durante anni di guerre civili e d’indipendenza.
Queste le parole di Umberto Bossi: “ Abbiamo fatto un errore madornale a seguire Garibaldi ed Savoia ,ora dobbiamo rimediare. Io non mollo. Non me ne andrò dalla politica fino a quando il nord non sarà libero.”
Volete sapere la cosa più scandalosa? E’ che Bossi rimanga impunito; Probabilmente la procura non vuole processare per pietà un uomo a cui ormai tutto il poco cervello che aveva,gli è stato bruciato dai numerosi ictus avuti, purtroppo dimenticandosi che sono molti gli italiani che seguono quest’uomo ingannati dalle sue parole.
Siamo d’accorda a dare voce ad ogni opinione, ma sputare ed infangare così, quasi tre secoli di sacrifici comuni è veramente troppo! Non è una cosa tollerabile!
Purtroppo il quadro politico italiano in questi mesi è venuto allo scoperto in tutta la sua drammaticità e più passerà il tempo,più le cose peggioreranno.
Il mio è un invito a tutti quelli che ancora credono almeno un minimo nei valori e nel passato della nostra democrazia, dobbiamo salvarla dalla fossa, non dobbiamo permettere che questi traditori riescano nei loro intenti.
venerdì 25 luglio 2008
NO al nucleare!!!!!!!!
Personalmente sono contro il nucleare al 100 % e se ci sarà bisogno di fare un altro referendum sarò sicuramente in prima linea, come spero lo siano molti italiani compresi anche coloro che avevano detto no la prima volta.
Voi direte: perché opporsi? Quali sono le motivazioni? Per spiegare la mia scelta bisogna partire dalle basi, cioè come si ottiene l’energia nucleare.
L’unico modo, al momento, per ottenerla proviene dalla fissione di un atomo di uranio o, per essere precisi, del suo nucleo.
Il procedimento non è complicato: viene scagliato a grossa velocità un neutrone sulla pasticca di uranio che, per casistica, colpisce il nucleo di un qualsiasi atomo di uranio (si usano metalli pesanti perché essi, oltre a essere radioattivi, hanno un nucleo più grosso ,composto cioè da più particelle, neutroni e protoni). La produzione di energia avviene a questo punto: il nucleo si spezza liberando altri neutroni per creare un effetto a catena sugli altri nuclei e, in più, perde massa creando materiali più leggeri. L’energia è sviluppata da quella minima perdita di massa che si trasforma interamente in energia luminosa e calorica. Essa viene usata per riscaldare acqua il cui vapore viene utilizzato per azionare le turbine.
Ecco qua tutto il processo. Ma su tutto questo processo c’è un piccolo intoppo: la produzione di scorie.
Le scorie non sono altro che i prodotti di scarto di tutto il processo, comprese le pasticche di uranio già utilizzate. Esse sono molto inquinanti e producono radiazioni mortali, capaci di avvelenare l’ambiente i cibi e di modificare il genoma umano, creando malformazioni e molti tumori.
Le scorie inoltre, e non è poco, non sono smaltibili, possono soltanto essere stoccate in vasche di imballaggio per poi essere chiuse in dei bunker sotterranei…..bella soluzione! A dimenticavo un modo per eliminarle c’è, basta fare passare qualche migliaio di anni e la loro radioattività diminuirà fino a diventare normale, GRAZIE AL CAVOLO!!!!
Molti pensano che il nucleare sia una soluzione a causa della bassissima emissione di CO2 anidride carbonica nell’aria. Ora vorrei fare riflettere su una cosa si è vero la centrale nucleare non produce anidride carbonica in gran quantità e lasciando perdere il discorso scorie dico: ma l’uranio da dove lo prendono? Questo elemento è molto raro in natura e non sapete quanto anidride carbonica e gas peggiori siano emessi per estrarlo dalle rocce.
Ormai le miniere di uranio sono in esaurimento, mentre prima c’erano miniere dove la presenza di tale elemento era del 1% ora sono rimaste solo miniere da cui è possibile ricavare solo lo 0.1%.
In parole povere per ottenere un grammo di uranio bisogna lavorare un chilo di roccia con gli adeguati tipi di estrazione. L’inquinamento atmosferico per fare tutto ciò è di dimensioni inverosimili!
Un altro motivo per dire di no al nucleare è il costo e i tempi.
Per costruire un novo impianto ci voglio di solito dai 10 ai 15 anni senza contare che per soddisfare il fabbisogno italiano dovremmo costruire almeno 10 centrali con un costo che va dai 30 ai 50 miliardi di euro senza contare gli impianti di produzione di combustibile(uranio) e i depositi scorie. Inoltre la spesa rientrerebbe soltanto dopo 15 -20 anni da quando entra in funzione. Questo toglierebbe sicuramente fondi per qualsiasi tentativo di sviluppo energetico con fonti rinnovabili.
Insomma spero di aver manifestato e argomentato il mio disappunto, voi cosa ne pensate?
Se c’è n’è sara bisogno siamo pronti anche a scendere in piazza!
Dobbiamo smetterla di essere pro o contro ad una cosa perché di destra o di sinistra noi cittadini dobbiamo salvaguardare noi e i nostri diritti!!!!!!!!!!
sabato 19 luglio 2008
Tre Passi Avanti video-spot
Ecco il nuovo video-spot di tre-passiavanti.blogspot.com caricato su Youtube nella speranza che qualcuno rifletta sulle condizione in cui ci troviamo!
Realizzato da Fuser in collaborazione con Cacio91
venerdì 18 luglio 2008
2 premi
Siamo felici di annunciare che siamo stati doppiamente premiati con il Brillante Weblog!
Per questo dobbiamo ringraziare due persone:
Paola con il suo blog Il mondo di Paola:http://mondodipaola.blogspot.com/
Sole con il suo blog India:http://babi-india.blogspot.com/
Vi invitiamo a visitarli al più presto!
1. Al ricevimento del premio bisogna scrivere un post mostrando il premio e citare il nome di chi ti ha premiato, mostrando il link del suo blog.
martedì 15 luglio 2008
L' Italia oggi...
Il presidente della Repubblica Italiana è il capo dello Stato italiano e rappresenta l'unità nazionale, come stabilito dalla Costituzione italiana. Il presidente della Repubblica è un organo costituzionale che viene eletto dal Parlamento in seduta comune e resta in carica per sette anni. L'attuale Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano, undicesimo a ricoprire la carica.
Giorgio Napolitano (Napoli, 29 giugno 1925) è un politico italiano, undicesimo Presidente della Repubblica, in carica dal 10 maggio 2006.
In precedenza era stato Presidente della Camera dei Deputati nell'XI Legislatura (sostituendo nel 1992 Oscar Luigi Scalfaro, salito al Quirinale) e Ministro dell'Interno nel Governo Prodi I, nonché deputato dal 1953 al 1996 e Senatore a vita dal 2005 (nominato da Carlo Azeglio Ciampi) fino alla sua elezione alla prima carica della Repubblica.
È il primo Capo dello Stato che abbia fatto parte del Partito Comunista Italiano.
È il terzo presidente ad essere eletto alla quarta chiamata (dopo Einaudi e Gronchi), il sesto ex Presidente della Camera eletto Capo dello Stato (dopo Enrico De Nicola, Gronchi, Leone, Pertini e Scalfaro), il secondo ad essere eletto da senatore a vita (prima di lui Leone), e il terzo presidente napoletano (dopo De Nicola e Leone). Titolo di studio: laurea in giurisprudenza
Professione: politico
Partito: Democratici di sinistra (DS)
Il Presidente del Senato è la seconda carica dello Stato Italiano per rilievo politico, seconda a quella del Presidente della Repubblica e precedente a quella del Presidente della Camera. Attualmente è ricoperta dal senatore del Popolo della Libertà Renato Schifani.
Renato Giuseppe Schifani(Palermo. 11 maggio 1950) è un politico italiano, presidente del Senato della Repubblica dal 29 aprile 2008.
Titolo di studio: laureato in giurisprudenza
Professione: avvocato
Partito: FI – Il popolo della Libertà
Gianfranco Fini (Bologna, 3 gennaio 1952) è un politico italiano. E' stato presidente di Alleanza Nazionale per 15 anni. Dalla fondazione nel '93 fino al 2008. Ha ricoperto l'incarico di viceprsidente del Consiglio dei ministri dei governi Berlusconi II e III; nel III è stato anche ministro degli Affari esteri. Dal 30 aprile 2008 è Presidente della Camera dei deputati. E' la terza più importante carica dello Stato Italiano dopo il Presidente della Repubblica e il quello del Senato.
Titolo di studio: laurea in psicologia
Professione: politico e giornalista
Partito: AN – Il popolo della Libertà
Coalizione: PdL-LN-MpA
“L'Italia è il Paese che amo. [...] Qui ho appreso la passione per la libertà.
Ho scelto di scendere in campo e di occuparmi della cosa pubblica perché non voglio vivere in un Paese illiberale, governato da forze immature e da uomini legati a doppio filo a un passato politicamente ed economicamente fallimentare”
(Silvio Berlusconi, discorso sulla "discesa in campo" - 26 gennaio 1994)
Da uomo politico siede alla Camera dei Deputati dal 1994, anno della sua prima elezione. Ha tenuto quattro mandati di presidente del Consiglio: il primo nella XII legislatura (1994), due consecutivi nella XIV (2001/2005 e 2005/2006)[2]; infine, l’attuale, nella XVI (2008).
Secondo la stima elaborata dalla rivista Forbes, nel 2008 Silvio Berlusconi è il terzo uomo più ricco d’Italia e il 90° più ricco del mondo, con un patrimonio stimato in 9,4 miliardi di dollari USA.
Titolo di studio: laurea in giurisprudenza; laurea honoris causa in ingegneria gestionale
Professione: imprenditore e politico
Partito: FI-Il Popolo della Libertà
I ministeri presenti nell'attuale Governo italiano sono:
Ministero degli Affari Esteri (ministro: Franco Frattini)
Ministero dell'Interno (ministro: Roberto Maroni)
Ministero della Giustizia (ministro: Angelino Alfano)
Ministero della Difesa (ministro: Ignazio La Russa)
Ministero dell'Economia e delle Finanze (ministro: Giulio Tremonti)
Ministero dello Sviluppo Economico (ministro: Claudio Scajola)
Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (ministro: Luca Zaia)
Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (ministro: Stefania Prestigiacomo)
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (ministro: Altero Matteoli)
Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali (ministro: Maurizio Sacconi)
Ministero per i Beni e le Attività Culturali (ministro: Sandro Bondi)
Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (ministro: Mariastella Gelmini)
Ministri senza portafoglio
Ministero per i Rapporti col Parlamento (ministro: Elio Vito)
Ministero per le Riforme per il Federalismo (ministro: Umberto Bossi)
Ministero per la Semplificazione Normativa (ministro: Roberto Calderoli)
Ministero per i Rapporti con le Regioni (ministro: Raffaele Fitto)
Ministero per le Pari Opportunità (ministro: Mara Carfagna)
Ministero per le Politiche Comunitarie (ministro: Andrea Ronchi)
Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione (ministro: Renato Brunetta)
Ministero per l'Attuazione del Programma di Governo (ministro: Gianfranco Rotondi)
Ministero per le Politiche Giovanili (ministro: Giorgia Meloni)
Poesia dedicata a me da mio padre
Quando tutti attorno a te la stanno perdendo;
Se sai aver fiducia in te stesso quando tutti dubitano di te
tenendo però nel giusto conto i loro dubbi;
Se sai aspettare senza stancarti di aspettare
o essendo calunniato non rispondere con calunnie
o essendo odiato non dare spazio all’odio
senza tuttavia sembrare troppo buono
né parlare troppo da saggio;
Se sai sognare senza fare dei sogni i tuoi padroni;
Se riesci a pensare senza fare dei pensieri il tuo fine;
Se sai incontrarti con il successo e la sconfitta
e trattare questi due impostori proprio allo stesso modo;
Se riesci a sopportare di sentire la verità che tu hai detto
distorta da imbroglioni
che ne fanno una trappola per ingenui;
o guardare le cose per quali hai dato la vita- distrutte –
e umiliarti a ricostruirle con i tuoi strumenti ormai logori;
Se sai fare un'unica pila delle tue vittorie
e rischiarle in un solo colpo a testa e croce
e perdere, e ricominciare di nuovo dall’inizio
senza mai lasciarti sfuggire una parola su quello che hai perso;
Se sai costringere il tuo cuore, i tuoi nervi, i tuoi polsi
a sorreggerti anche dopo molto tempo che te li senti più
e così resistere quando in te non c’è più nulla
tranne la volontà che dice loro: “Resistete!”;
Se sai parlare con i disonesti senza perdere la tua onestà
o passeggiare con i re senza perdere
il comportamento normale;
Se non possono ferirti né i nemici
né gli amici troppo premurosi;
Se per te contano tutti gli uomini, ma nessuno troppo;
Se riesci a riempire l’inesorabile minuto
dando valore ad ogni istante che passa,
tua è la Terra e tutto ciò che vi è in essa
e – quel che più conta – tu sarai un Uomo, figlio mio!
"IF" di Rudyard Kipling (1865-1936)
Il significato di poche parole
- Volevo attraversare i confini della realtà, volevo vedere cosa sarebbe successo: Solo curiosità!
- L'eroe non è colui che non cade mai ma colui che una volta caduto trova il coraggio di rialzarsi
lunedì 14 luglio 2008
Pokerino al G8
sabato 12 luglio 2008
Il G8 di Genova
Dopo questa prima carica i carabinieri iniziarono a ripiegare, per permettere il passaggio del corteo, ma nel frattempo alcuni manifestanti pacifici, a cui si erano aggiunti dei manifestanti violenti, provenienti dal sottopasso di corso Sardegna, avevano assaltato e poi dato fuoco ad un mezzo blindato in panne. A questo punto la centrale operativa perse i contatti radio con gli uomini presenti che, avendo già impiegato tutti i lacrimogeni a disposizione (infatti diversi agenti, seppur protetti dalle maschere, e molti manifestanti accusarono negli anni successivi problemi respiratori cronici a causa dell'enorme quantità di lacrimogeni impiegata), ripresero le cariche.
Durante i violentissimi scontri i manifestanti reagirono alle cariche ed ai lanci di lacrimogeni incendiando i cassonetti dell'immondizia e le automobili, utilizzandoli come barricata, e compiendo altri atti vandalici. Attorno alle 16:00 carabinieri e polizia iniziarono le cariche ed i pestaggi nei confronti dei manifestanti in piazza e nelle vie limitrofe e, grazie anche all'aiuto di numerosi mezzi, riuscirono a prendere il controllo dell'area. Un filmato ripreso dalla telecamera posta nel casco di un carabiniere, e presentato agli atti nel procedimento aperto dalla magistratura genovese in relazione alla morte di Giuliani, mostra un gruppo di carabinieri picchiare un manifestante rimasto isolato e poi trascinarlo a terra come un sacco insanguinato da via Crimea a via Ilice e per circa ottanta metri sino in piazza Alimonda. In quei frangenti giungeva in piazza, da via Invrea, il Defender con a bordo l'allora tenente-colonnello dei carabinieri Giovanni Truglio, comandante dello stesso reparto cui apparteneva Placanica. Il manifestante ferito fu prelevato da un'ambulanza verso le 17:00. Arrivati allo scontro, la polizia non riuscendo a sostenere le cariche dei manifestanti, tenta la ritirata, in quel momento un defender dei carabinieri rimane bloccato dalla folla. Uno degli aggressori raccoglie un estintore e lo scaglia contro il mezzo. L'estintore colpisce l'intelaiatura del finestrino della porta posteriore del mezzo e rimane appoggiato tra la carrozzeria e la ruota di scorta: dall'interno uno degli occupanti lo colpisce con un calcio, facendolo rotolare a terra, in direzione di un manifestante con il volto coperto da un passamontagna, più tardi identificato nella persona di Carlo Giuliani, che in quel momento si trova a diversi metri dal Defender, in direzione di via Tolemaide.Questi solleva da terra l'estintore e fa per dirigersi, con l'estintore sollevato, verso la parte posteriore del Defender ma viene immediatamente colpito da un colpo d'arma da fuoco.
Il carabiniere Mario Placanica si dichiarerà in seguito responsabile dello sparo. Placanica ha dichiarato di aver sparato due colpi in aria, uno dei quali ha colpito Giuliani. L'altro proiettile colpì il muro a destra della chiesa in piazza Alimonda, lasciandovi un segno individuato solo dopo alcuni mesi.
Giuliani cadde a terra in fin di vita (secondo l'autopsia ed in base ai filmati che ne mostrano il sangue zampillante morirà diversi minuti dopo) e venne investito due volte dal mezzo che era riuscito a ripartire e si allontanava dalla piazza mettendo in salvo i carabinieri: la prima volta in retromarcia, la seconda a marcia avanti. Quando, dopo circa mezz'ora, il personale medico di un'ambulanza arrivò in soccorso, Giuliani era già morto, senza aver ricevuto alcun soccorso dalle Forze dell'Ordine che immediatamente dopo la sua caduta a terra rioccuparono la piazza e lo circondarono. L'evento, documentato da diversi filmati e da numerose fotografie, venne trasmesso da molte stazioni televisive in tutto il mondo, rendendo evidente il drammatico livello di violenza raggiunto dagli scontri di Genova. Le prime notizie di stampa, non smentite da fonti ufficiali, riferirono della morte di un ragazzo spagnolo, colpito da un sasso.
Probabilmente era possibile risalire subito all'identità del ragazzo (sul cui corpo esanime qualcuno, dopo la fuga dei manifestanti, procurò una larga ferita verosimilmente colpendolo con forza con una pietra), poiché le forze dell'ordine rinvennero il telefono cellulare che aveva in tasca.
Verso le 21.00, preoccupata dalle notizie della morte di un giovane manifestante, la sorella di Carlo Giuliani chiamò il fratello sul cellulare, in possesso degli inquirenti. Una persona la cui identità resta ignota, rispose alla chiamata, e dopo averle chiesto chi fosse, dichiarò di essere un amico del Giuliani e la rassicurò sulle condizioni di salute del fratello. Solo più tardi le autorità avvertirono la famiglia della morte di Carlo Giuliani.
La tensione in Piazza Alimonda era altissima. Il fotoreporter Eligio Paoni, che fotografava il corpo di Giuliani prima dell'arrivo delle forze dell'ordine, fu malmenato (ferite alla testa e frattura di una mano), gli fu distrutta una macchina fotografica e fu costretto a consegnare una pellicola che aveva cercato di nascondere. Anche il prete della chiesa di Nostra Signora del Rimedio che tentò di benedire il corpo di Giuliani non venne fatto avvicinare.
Circa mezz'ora dopo la morte di Giuliani, alcuni giornalisti di Libero filmarono l'allora vicequestore Adriano Lauro mentre inseguiva per pochi metri un manifestante, urlandogli - davanti alle telecamere di Mediaset prontamente giunte sul posto con Renato Farina - di avere ucciso Giuliani con un sasso.
Le fotografie scattate da un abitante della zona e diffuse nel 2004 mostrano un acceso diverbio tra un carabiniere e un poliziotto. Ne parla anche Bruno Abile, un fotografo freelance francese presente in piazza Alimonda, in un'intervista all'ANSA del 21 luglio 2001.Qualcuno - mentre la zone attorno al corpo del giovane ucciso era interamente circondata ed occupata dalle Forze dell'ordine, come comprovato da una sequenza di fotografie - avrebbe messo un sasso a fianco della testa di Giuliani e procurato una profonda ferita sulla fronte in modo da far pensare ad una sassata.. A sostegno di questa tesi alcune fotografie mostrano il sasso prima ad alcuni metri a sinistra dal corpo e poi accanto alla testa sul lato destro, dove prima c'era solo un accendino bianco.
Il ruolo delle forze dell'ordine nella morte di Giuliani diventa evidente verso le 21 con la diffusione delle immagini scattate da un fotografo della Reuters. I parenti di Carlo Giuliani furono avvisati verso le 22 e le emittenti televisive comunicarono il nome della vittima.
Il giorno seguente continuarono i tumulti con centinaia di feriti e decine di arresti. Questo è quello che accadde durante i giorni di manifestazione ma c’è dell’altro infatti in una scuola precisamente la Diaz era stata concessa dal comune di Genova al Genoa Social Forum, in un primo tempo come sede del loro media center, poi anche come dormitori. Stando alle testimonianze dei manifestanti la zona era divenuta un punto di ritrovo di molti manifestanti, soprattutto tra chi non conosceva la città, venendo frequentata durante le tre giornate anche da coloro che non erano tra gli autorizzati a dormire nell'edificio. Sempre secondo quanto riferito dai manifestanti e dal personale delle associazioni che avevano sede nella Pascoli non vi erano particolari situazioni di tensione nei due edifici.
Intorno alle 21 della sera del sabato (circa due ore prima della perquisizione e mezz'ora prima della supposta agressione alle forze dell'ordine) alcuni cittadini segnalarono la presenza in zona (via Tento, piazza Merani e via Cesare Battisti di alcuni manifestanti intenti a posizionare dei cassonetti dell'immondizia in mezzo alla strada e intenti a liberarsi di caschi e alcuni bastoni. Una volante della polizia mandata a verificare rilevò la presenza di un centinaio di persone davanti alla scuola Diaz, senza però essere in grado di verificare se fossero i soggetti segnalati dalle telefonate o se stessero realmente spostando i cassonetti in mezzo alla strada.
Successivamente la segnalazione di un attacco ad una pattuglia di poliziotti porta alla decisione, da parte delle forze dell'ordine, di una perquisizione presso la scuola Diaz (e, ufficialmente per errore, alla vicina scuola Pascoli) dove stanno dormendo 93 persone tra ragazzi e giornalisti in gran parte stranieri (la maggior parte dei quali accreditati). Il verbale della polizia parla di una "perquisizione": poiché si sospettava la presenza di manifestanti violenti. Ma nonostante tutto, resta tuttora senza motivazione ufficiale l'uso della tenuta antisommossa per effettuare una presunta perquisizione.
Tutti gli occupanti furono arrestati e la maggior parte picchiata, sebbene non avessero opposto alcuna resistenza. I giornalisti accorsi alla scuola Diaz videro decine di persone portate fuori in barella. La portavoce della Questura dichiara, in una conferenza stampa, che 63 di essi avevano pregresse ferite e contusioni e mostra il materiale sequestrato, ma senza dare risposte agli interrogativi della stampa.Uno degli arrestati resterà in coma per due giorni. Le immagini delle riprese mostrano muri e pavimenti sporchi di sangue. A nessuno degli arrestati viene comunicato di essere in arresto, né i reati dei quali sarebbe accusato. Molti di loro scopriranno solo in ospedale (a volte attraverso i giornali) di essere stati arrestati per associazione a delinquere finalizzata alla devastazione e al saccheggio (gli arrestati però non si conoscevano tra di loro), resistenza aggravata e porto d'armi. Dei 63 feriti, tre avranno prognosi riservata: la studentessa tedesca ventottenne di archeologia Melanie Jonasch (che presentava trauma cranico cerebrale con frattura della rocca petrosa sinistra, ematomi cranici vari, contusioni multiple al dorso, spalla e arto superiore destro, frattura della mastoide sinistra, ematomi alla schiena e alle natiche), il tedesco Karl Wolfgang Baro (che presentava trauma cranico con emorragia venosa) e il giornalista inglese Mark Covell (che presentava perforazione del polmone, trauma emitorace, spalla e omero e trauma cranico, oltre alla perdita di 10 denti, e il cui pestaggio, avvenuto a metà strada tra le due scuole, venne ripreso in un video)
La versione ufficiale della polizia di stato sostiene che l'assalto sarebbe stato motivato da una sassaiola proveniente dalla scuola verso una pattuglia delle forze dell'ordine che transitava in strada alle 21:30 circa (ma inizialmente in alcune relazioni l'orario indicato era stato 22:30). Il vicequestore Massimiliano Di Bernardini, in servizio alla Mobile di Roma e in quei giorni aggregato a Genova, in un primo tempo, riferirà di aver transitato "a passo d'uomo" (a causa di alcune vetture presenti nella strada molto stretta) davanti alla scuola con quattro vetture. Affermò inoltre che il cortile della scuola e i marciapiedi della strada "erano occupati da un nutrito gruppo, circa 200 persone, molti dei quali indossanti capi di abbigliamento di color nero, simile a quello tipicamente usato dai gruppi violenti" e che questi avevano fatto bersagli i mezzi con "un folto lancio di oggetti e pietre contro il contingente, cercando di assaltare le autovetture", ma che queste riuscirono poi ad allontanarsi "azionando anche i segnali di emergenza" nonostante la folla li inseguisse.. Le forze dell'ordine tuttavia non saranno in grado di fornire indicazioni precise sui mezzi coinvolti, né su chi li guidava e le testimonianze sulla presenza di centinaia di estremisti non verrà confermata da altre fonti; successivamente Di Bernardini ammetterà di non aver partecipato ai fatti, ma solo di aver riportato quanto riferitogli da altri. Tempo dopo tre agenti sosterranno che un grosso sasso aveva sfondato un vetro blindato del loro furgone (un singolo mezzo, rispetto ai quattro dichiarati in un primo tempo) e che il mezzo venne poi portato in un officina della polizia per le riparazioni. L'episodio però non risulta dai verbali dei superiori, stilati dopo l'irruzione, che invece riportano di una fitta sassaiola, né sarà possibile identificare il mezzo che sarebbe stato coinvolto. Testimonianze successive di altri agenti, rese durante le indagini, sosterranno al contrario, il lancio di un bullone (evento a cui i superiori non avrebbero assistito) e di una bottiglia di birra, lanciata in direzione di quattro auto della polizia, ad una delle quali si era aggrappato un manifestante. Alcuni giornalisti e operatori presenti all'esterno della Pascoli racconteranno invece di aver visto solo una volante della polizia in coda insieme ad altre auto dietro un autobus (che si era fermato in mezzo alla strada per far salire i manifestanti diretti alla stazione ferroviaria) che, arrivata all'altezza delle due scuole, accelerava di colpo "sgommando", al seguito della quale veniva lanciata una bottiglia (che si infrangeva a terra a diversi metri di distanza dall'auto ormai lontana); versione confermata in parte da altri testimoni all'interno dell'edificio (che affermeranno di aver sentito il rumore di forte accelerata seguito pochi istanti dopo da alcune urla e dal tonfo di un vetro infranto). Queste versioni contrastanti e date in tempi diversi, hanno posto fortemente in dubbio l'effettivo verificarsi del fatto addotto a motivo dell'irruzione.
Un ulteriore lancio di sassi verso le forze dell'ordine, una volta che queste si erano radunate fuori dall'edificio - sempre addotto a motivo dell'irruzione nella scuola al fine di assicurare alla giustizia i presunti manifestanti violenti - è stato escluso nel corso del processo dall'analisi dei filmati disponibili da parte del RIS.
L'arresto in massa senza mandato di cattura venne giustificato in base alla contestazione dell'unico reato della legislazione italiana (a parte i casi di flagranza) che lo prevede, ovvero il reato di detenzione di armi in ambiente chiuso: dopo la perquisizione, le forze dell'ordine mostrano ai giornalisti gli oggetti rinvenuti, tra cui sbarre metalliche, che si riveleranno provenire dal cantiere per la ristrutturazione della scuola, e 2 bombe molotov, che si scoprirà per puro caso essere state sequestrate il giorno stesso in tutt'altro luogo e portate all'interno dell'edificio dalle stesse forze dell'ordine per creare false prove (un video dell'emittente locale Primocanale, visionato ad un anno dei fatti, mostra infatti il sacchetto con le molotov in mano ai funzionari di polizia al di fuori della scuola e la scoperta di questo video porterà alla confessione di un agente, che ammetterà di aver ricevuto l'ordine di portarle davanti alla scuola).
Nella stessa operazione viene perquisita (per errore, stando alle testimonianze dei funzionari durante i processi) anche l'adiacente scuola Pascoli, che ospitava l'infermeria, il media center ed il servizio legale del Genoa Social Forum, che lamenterà la sparizione di alcuni dischi fissi dei computer e di supporti di memoria contenenti materiale sui cortei e sugli scontri, oltre alle testimonianze di molti manifestanti circa i fatti dei giorni precedenti (sia su supporto informatico che cartaceo). Alcuni dei computer che erano stati dati in comodato al Genoa Social Forum dal Comune e dalla Provincia e alcuni computer portatili dei giornalisti e dei legali presenti verranno distrutti durante la perquisizione. Poche ore prima dell'assalto, in un comunicato stampa diffuso dal Genoa Legal Forum, si annunciava che il giorno successivo sarebbe stata sporta denuncia contro le forze dell'ordine per quanto avvenuto in quei giorni, avvalendosi di questo materiale. La Federazione nazionale della stampa si costituirà parte civile al processo contro questa irruzione.
Tutti gli arrestati della scuola Diaz e della scuola Pascoli sono stati in seguito rilasciati, alcuni la sera stessa, altri nei giorni successivi. Col tempo cadranno tutte le accuse ai manifestanti per quanto riguarda l'accoltellamento di un agente, fatto che verrà smentito dalle perizie del RIS secondo cui i tagli sarebbero stati procurati appositamente (l'agente peraltro cambierà versione sull'avvenimento diverse volte).
Le persone fermate e arrestate durante i giorni della manifestazione furono in gran parte condotte nella caserma di Genova Bolzaneto, che era stata approntata come centro per l'identificazione dei fermati. Saranno poi trasferite in diverse carceri italiane. Secondo il Rapporto dell'ispettore Montanaro, frutto di un'indagine effettuata pochi giorni dopo il vertice, nei giorni della manifestazione transitarono per la caserma 240 persone (di cui 184 in stato di arresto, 5 in stato di fermo e 14 denunciate in stato di libertà), ma secondo altre testimonianze di agenti gli arresti e le semplici identificazioni furono molte di più, quasi 500 ].
In numerosi casi, i fermati accusano il personale delle forze dell'ordine di violenze fisiche e psicologiche, e di mancato rispetto dei diritti legali degli imputati (impossibilità di essere assistiti da un legale o di informare qualcuno del proprio stato di detenzione): gli arrestati raccontano di essere stati costretti a stare ore in piedi, con le mani alzate, senza avere la possibilità di andare in bagno, cambiare posizione o ricevere cure mediche. Inoltre riferiscono di un clima di euforia tra le forze dell'ordine per la possibilità di infierire sui manifestanti, e riportano anche invocazioni a dittatori e ad ideologie dittatoriali di matrice fascista, nazista e razzista e minacce a sfondo sessuale nei confronti di alcune manifestanti.
I giudici scarcereranno, nei giorni successivi, tutti i manifestanti, per l'insussistenza delle accuse che ne avevano provocato l'arresto.